Questo mio intervento – pubblicato cortesemente sul
Quaderno n°5 della rivista La foce e la sorgente (curata da Lucetta Frisa e Marco Ercolani e ospitata nel ottimo sito letterario La dimora del tempo sospeso di Antonio Devicenti) – cerca di ampliare gli orizzonti delle pagine omonime dedicate nella mia tesi di laurea (reperibile anch’essa nel sito di SuonoSonda) alla concezione del tempo musicale di Béla Bartók. Ho sempre considerato la mia tesi un punto di partenza per approfondimenti ulteriori, quasi fosse un albero dai molti rami, ognuno con un suo sviluppo e un suo rapporto con il suo particolare habitat. Su Béla Bartok in particolare sono per ora arrivato, bene o male, a questo punto. Mi permetto di invitare i lettori a frequentare I quaderni de La foce e la sorgente e il sito La dimora del tempo sospeso qualora si sentissero indotti in vario modo a respirare l’aria naturale in cui vivono questi miei tentativi. Buona lettura.

https://rebstein.files.wordpress.com/2019/03/denini bartok quaderno.pdf